Abbiamo già parlato dei “Principi Fondamentali” del settore assicurativo, ma ne avevamo visti solamente due.
Nel precedente articolo ci eravamo infatti concentrati sui concetti di Aleatorietà e Trasferimento del rischio; oggi ci dedichiamo invece all’ultimo principio fondamentale.
Principio di Mutualità
Le origini del principio di mutualità affondano le radici in tempi antichi, quando le comunità si organizzavano per affrontare insieme le difficoltà della vita, come carestie, malattie o disastri naturali. Le prime forme di mutualità si manifestarono nelle società di mutuo soccorso, dove i membri versavano contributi regolari per creare un fondo comune da utilizzare in caso di bisogno.
Ma come si riflette questo concetto nel mondo assicurativo?
Il funzionamento è semplice: i premi assicurativi di tutti gli assicurati servono a coprire i costi dei sinistri di tutti gli assicurati.
Per capire meglio, proviamo per un attimo ad ipotizzare che il mondo assicurativo non si basasse su questo principio. In questo mondo ipotetico si verificherebbe questa situazione:
Mario Rossi sottoscrive una polizza a tutela del rischio incendio della sua abitazione sita in Via delle Figlie Perdute 11 con un premio annuo di €500,00.
Durante la terza annualità assicurativa la casa di Mario Rossi subisce un incendio che distrugge interamente il tetto, causando un danno quantificato in €62’000,00.
Senza il principio di mutualità la Compagnia Assicurativa potrebbe indennizzare al massimo la somma di €1’500,00 pari a quanto versato dal sig. Rossi nei tre anni precedenti e per arrivare a tale somma sarebbe indispensabile che nelle annualità precedenti non si fossero già verificati ulteriori sinistri il cui indennizzo andrebbe a ridurre il rimborso per questo danno.
Nel mondo reale per fortuna il concetto di mutualità esiste ed è un principio fondamentale per le assicurazioni e così, grazie ai premi assicurativi versati da tutti i clienti della Compagnia, il sig. Rossi potrà vedersi indennizzata la cifra intera del danno, ovvero €62’000,00 pur avendo versato in prima persona un importo molto inferiore.
Il rovescio della medaglia
“L’assicurazione aumenta tutti gli anni anche se sono 20 anni che non faccio sinistri”
Può essere capitato a tutti di pensare, o di sentir dire, questa frase; ma occorre ricordare che, come quasi sempre nella vita, anche il principio di mutualità, che nel momento in cui siamo noi a subire il sinistro ci è tanto favorevole, ha anche i suoi aspetti meno favorevoli.
Se da un lato il principio di mutualità garantisce l’indennizzo del sinistro, dall’altro influisce molto sulla tariffa delle coperture assicurative. La nostra polizza infatti non viene tariffata unicamente sul rischio diretto della nostra abitazione, ma anche sul fatto che il premio da noi versato concorrerà all’indennizzo dei sinistri altrui e pertanto, se nell’annualità precedente vi sono stati molti sinistri, anche se non sulla nostra polizza, il premio aumenterà.
Tornando al precedente esempio, ipotizzando che tutte le case vengano assicurate ad un costo annuo di €500,00 per coprire i costi del sinistro del sig. Rossi occorrono ben 124 polizze abitazione indenni da sinistri in quell’annualità! Se al caso del sig. Rossi andiamo ad aggiungere anche tutti gli altri sinistri, grandi e piccoli, andiamo a trovare un totale di costi indennizzati dalla Compagnia che sarà utilizzato come uno degli elementi per le tariffe degli anni successivi.
Negli ultimi anni questo meccanismo si è amplificato ed è diventato molto evidente a causa dei numerosi e molto violenti eventi che si sono conseguiti in varie zone d’Italia.
Il principio mutualistico e il progresso tecnologico
Nel ragionare sugli effetti del principio mutualistico sul costo delle coperture assicurative non dobbiamo pensare unicamente agli eventi atmosferici, ci sono anche altri casi che influiscono!
Pensiamo ad esempio al progresso tecnologico nel mondo “motor” come accaduto nel settore dei parabrezza. Con le recenti normative le macchine di nuova produzione devono essere dotate dei cosiddetti ADAS ossia i sistemi di assistenza alla guida come ad esempio il rilevamento della linea di mezzeria o il riconoscimento dei segnali stradali. Questi progressi fanno sì che in caso di rottura del parabrezza non sarà più sufficiente “cambiare il vetro”, ma sarà necessario ricalibrare questi ADAS con un costo ovviamente maggiore del sinistro.
Lo stesso ragionamento si potrebbe applicare anche ai cappotti termici delle abitazioni e a moltissimi altri esempi.
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