“Scoperto” e “Franchigia”: due lati della stessa medaglia

Chi ci segue ed ha già letto alcuni nostri articoli sa perfettamente da cosa partiremo: dalle definizioni. Andiamo quindi nel Glossario contenuto all’interno delle Condizioni di Assicurazione e leggiamo:

Franchigia: La somma, espressa in cifra fissa, che resta a carico dell’Assicurato e che viene sottratta dall’ammontare del danno, ove espressamente prevista

Scoperto: La parte di danno, espressa in percentuale, che resta a carico dell’Assicurato e che viene detratta dall’ammontare del danno stesso

La prima cosa che si capisce è che sono due strumenti che servono a realizzare il “patto di corresponsabilità” che sta alla base dei contratti assicurativi. Per patto di corresponsabilità intendiamo il fatto che l’Assicuratore presta la garanzia contro un certo tipo di danno, ma a condizione che l’Assicurato si comporti con “la diligenza del buon padre di famiglia”, ponendo in essere tutte le attenzioni necessarie ad evitare, per quanto ragionevolmente possibile, il verificarsi di un evento avverso.

Le polizze prevedono quindi strumenti come franchigie e scoperti innanzitutto per responsabilizzare gli assicurati, ma anche per rendere i costi delle polizze stesse più accessibili, dal momento che maggiori franchigie e/o scoperti si traducono di norma in minori costi di polizza, a parità di altre condizioni.

Ma torniamo a noi e vediamo come funzionano questi strumenti!

Franchigia

La Franchigia è una cifra fissa, ad esempio 350€, e pertanto in caso di sinistro il funzionamento sarà il seguente:

Danno periziato: 1.000 €

Franchigia: 350€

Importo liquidabile: Danno periziato – Franchigia

1.000 – 350 = 650€

NB: Ovviamente questo a condizione che il sinistro sia indennizzabile a termini di polizza e che il massimale per la garanzia colpita da sinistro sia sufficientemente capiente.

Scoperto

Per lo scoperto il meccanismo può essere più complicato:

Lo scoperto è infatti una percentuale del danno, ad esempio il 10%, pertanto in caso di sinistro il funzionamento sarà il seguente:

Danno periziato: 1’000 €

Scoperto: 10%

Importo liquidabile: Danno periziato – Scoperto 10%

1’000 – 100 = 900€

Ma dove sta la complicazione?

La complicazione deriva dal fatto che spesso, anche se non sempre, se una certa garanzia di polizza è soggetta a Scoperto, viene definito anche uno Scoperto minimo; troveremo quindi ad esempio una dicitura come: “Scoperto 10% con il minimo di 350€”

Perciò in caso di sinistro avremo due possibilità differenti:

  1. Lo scoperto calcolato come da percentuale è inferiore alla cifra indicata come minimo di scoperto:

Ipotizziamo che il danno periziato sia di 500€, il cui 10% sono 50€. In questo caso viene applicato il minimo di scoperto previsto in polizza di 350€. Pertanto l’importo liquidabile sarà di 150€, ossia 500€ di danno – 350€ di scoperto minimo.

2. Lo scoperto calcolato come da percentuale è superiore alla cifra indicata come minimo di scoperto:

Ipotizziamo che il danno periziato sia di 5.000€, il cui 10% sono 500€. In questo caso viene applicato lo scoperto del 10%, perché superiore all’importo minimo. L’importo liquidabile sarà pertanto di 4.500€, ossia 5.000€ di danno – 500€ di scoperto percentuale.

NB: Ovviamente questo a condizione che il sinistro sia indennizzabile a termini di polizza e che il massimale per la garanzia colpita da sinistro sia sufficientemente capiente.


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