Eccoci arrivati alla tappa finale del nostro percorso di approfondimento sulle modifiche apportate dalla riforma del Codice della Strada.
In quest’area troviamo per la prima volta una modifica che alleggerisce le limitazioni precedentemente previste: ci stiamo riferendo ai veicoli che possono essere guidati da chi ha appena conseguito la patente di guida. In precedenza, i neopatentati potevano condurre veicoli con un rapporto potenza/peso non superiore a 55 kW/t che è ora stato portato a 75 kW/t. Questa variazione è fondamentale anche per un aspetto economico, in quanto il precedente limite in molti casi rendeva impossibile ai neopatentati condurre uno dei veicoli già di proprietà della famiglia limitando di fatto la possibilità di esercizio oppure costringendo ad acquistare un veicolo aggiuntivo. Il rapporto potenza/peso ha comunque un limite di kW massimi fissato a 105 corrispondenti a 142 cavalli.
Questi limiti hanno una durata di 3 anni, esattamente come la tolleranza zero per quanto concerne il tasso alcolemico del conducente neopatentato.
La riforma ha anche previsto novità relative alle esercitazioni di guida svolte prima dell’ottenimento della patente, infatti l’aspirante al conseguimento di patente di categoria B, potrà esercitarsi privatamente soltanto se è già in possesso di certificazione rilasciata dalla autoscuola di avvenute esercitazioni di guida in autostrada ed in orari notturni. Per quanto riguarda quest’ultima prescrizione, la certificazione sarà vigente soltanto a seguito di emanazione di decreto specifico da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Infine, il nuovo impianto normativo prevede nuove limitazioni per la possibilità di accesso al percorso di ottenimento della patente. Chi vuole ottenere la patente di guida dovrà essere in possesso di determinati requisiti soggettivi, che consistono nell’assenza di situazioni preclusive o ostative espressamente previste dal Codice della strada, quali la delinquenza abituale, professionale o per tendenza, la condanna per reati in materia di spaccio di stupefacenti, la sottoposizione a misure di sicurezza personale o misure di prevenzione, oppure la sospensione della patente di guida o divieto di conseguirla quale sanzione amministrativa accessoria in materia di spaccio di stupefacenti.
In linea con quanto visto nei precedenti articoli, anche per tutte le casistiche sopra riportate, la violazione delle nuove norme prevede l’applicazione di sanzioni più severe soprattutto nell’ambito delle sanzioni pecuniarie.
Conclusioni
Giunti alla fine del percorso di approfondimento è bene ricordare che le nuove norme sono, in buona parte, operanti dal 14 Novembre 2024, ma restano alcuni casi in cui l’effettiva entrata in vigore è rimandata all’emanazione di specifici decreti attuativi che per ora non sono ancora stati adottati. In attesa di ulteriori aggiornamenti il miglior consiglio è ovviamente quello di guidare con prudenza!
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